Willig Lauren - 2013 - Ashford park by Willig Lauren

Willig Lauren - 2013 - Ashford park by Willig Lauren

autore:Willig Lauren
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: General, Fiction
ISBN: 9788865971130
editore: Fabbri Editore Life
pubblicato: 2013-06-26T22:00:00+00:00


14

New York, 1999

«Casa dolce casa» disse Jon accendendo la luce dell’ingresso.

La lampadina nuda rischiarò un paesaggio desolato di cornici ancora imballate e scatoloni. Su uno c’era una pila di posta da aprire: bollette, solleciti, cataloghi dalla copertina lucida franati su un lato. Le pareti erano color crema, in contrasto con il rivestimento in legno bianco della parte bassa del muro, ma lungo il battiscopa l’intonaco iniziava a sfaldarsi.

«È carino» disse Clemmie sfilandosi la sciarpa.

«Potrebbe essere carino, vorrai dire. Aspetta un attimo.» Si chinò a spostare dei quadri appoggiati contro quella che si rivelò essere la porta di un piccolo guardaroba. Dentro erano appesi un impermeabile beige e un consunto soprabito nero.

Clemmie gli porse cappotto e sciarpa. «È più carino di casa mia.»

«Sono i vantaggi di abitare così a nord di Manhattan.» Le grucce libere cozzarono tra loro mentre Jon appendeva il vecchio cappotto di Clemmie. «Un ottimo rapporto qualità-prezzo. E il sussidio per l’affitto.»

«È dell’università?» Era un edificio anni Trenta, tranquillo e molto grazioso, in mattoni rosa segnati dalle intemperie e listati in pietra chiara. Ai pavimenti non avrebbe fatto male una lucidata, ma era vero parquet: lunghe assi di legno color miele disposte a motivi ripetuti.

«No, ma metà del palazzo ha qualcosa a che fare con la Columbia. È una specie di dormitorio per professori.»

«Feste con birra a fiumi nell’atrio?»

Jon le lanciò un’occhiata. «Ho detto “dormitorio”, non “confraternita studentesca”. Il bagno è da quella parte.» Fece un cenno in direzione di quella che era chiaramente la camera da letto. Clemmie lo aveva dedotto con grande perspicacia dalla presenza di un materasso buttato a terra, invaso da un groviglio di lenzuola e coperte. «Usa pure gli asciugamani. Sono puliti.»

«Non mi mostri la casa?»

«Non c’è molto da vedere. Camera da letto a sinistra, studio di fronte, soggiorno e cucina a destra. Pianta rettangolare standard.»

A Clemmie venne in mente troppo tardi che, con Caitlin, Jon aveva una casa, una vera casa con giardino, due macchine sul vialetto e, se ricordava bene, due gatti e un cane. Sapeva che a un certo punto della vita, molti anni prima, anche lei aveva abitato in una vera casa, con il padre e i fratelli, ma era passato talmente tanto tempo che il ricordo era sbiadito come l’illustrazione di un libro per bambini, piatta e bidimensionale. Era un animale da appartamento da quando ne aveva memoria. Quello era un altro dei motivi per cui litigava con Dan. Lui voleva che prima o poi si trasferissero in una casa, mentre lei non poteva immaginarsi di vivere senza essere circondata da piani su piani di estranei assortiti: l’obiettivo non era abbandonare la scatola, ma potersene permettere una più grande e più bella.

A passi strascicati, Clemmie seguì Jon in camera da letto. «Be’, almeno il tuo è un rettangolo. Il mio è un quadrato, e neanche tanto grande.»

L’arredamento della stanza era composto da scatoloni: su uno poggiava la lampada da lettura, su un altro la sveglia, un romanzo e un paio di occhiali di riserva. Qualche camicia e qualche



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.